in nome di una conoscenza che permetta di prevedere e padroneggiare gli eventi, la scienza politica, prima moderna e poi contemporanea, si è fermata dinnanzi a qualunque tensione verso la Verità, pervenendo, lo scriveva magistralmente il prof. Marino Gentile (1906-1991), ad un "arresto dommatico della ricerca speculativa".
Questo significa, allora, abbandonare qualunque indagine circa il fondamento di ogni discorso incluso quello politico il cui perimetro rimane quello della modularità dei c.d. valori. La conseguenza di questa impostazione è gravissima: la politicità non è più qualcosa di connaturale alla persona umana ed al suo essere "animale politico" aristotelicamente concepito, ma diventa l'artificio che permette il passaggio verso la costruzione di "un ordine artificiale", di un qualunque ordine, ove il potere è chiamato a tradurre in norme positive le istanze insaziabili della collettività elevandole a diritti in nome di una pretesa autodeterminazione assoluta della persona (per cui il problema dei diritti, insegnava il filosofo del diritto Gioele Solari (1872-1952), da politico si fa costituzionale).
Rinunciando a "penetrare l'essere" e limitandosi a prendere atto dei fenomeni, la politica non è più in grado descrivere l'essenza e l'esistenza di una cosa e, dunque, di orientare verso il fine insito nella natura (erroneamente intesa in senso meccanicistico-biologico) di ogni ente, riducendosi a mera mediazione compromissoria.
(*) prof. Daniele Trabucco.
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona/UNIB (Svizzera)-Centro Studi Superiori INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto di Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento universitario «Prospero Moisé Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico. Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione del Centro Consorzi di Belluno)
(*) Professore Daniele Trabucco – Costituzionalista
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona/UNIB (Svizzera)-Centro Studi Superiori INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto di Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento universitario «Prospero Moisé Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico. Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione del Centro Consorzi di Belluno)